Capitolo [part not set] di 14 del racconto Le coinquiline

di Letstry

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4. Relazioni pericolose

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-Ragazze, vi dispiace se domani vengono i miei due compagni di laboratorio? Dobbiamo fare le relazioni del corso di chimica generale e le aule studio sono piene zeppe. Potremmo dividercele, ma di quei due mi fido poco.-

-Sì, non c’è problema, staremo un po’ stretti però, domani pomeriggio saremo a casa sia io che Anna-, disse Lucia.

-Ok, voi prendete le scrivanie e noi studiamo sui letti, tanto dobbiamo solo leggere, vero Lu?-

-Certo, lo sapete che io non uso mai la scrivania, preferisco studiare distesa.-

-Sono carini almeno?-, urlò Anna dalla cucina, dove era andata a prendersi uno yogurt. -Insomma… carini sì, belli no… normali dai, due che per strada passerebbero inosservati, mori, alti, uno un po’ più magro dell’altro, capelli corti. Sono svegli però, e abbastanza simpatici. Cioè, si sopportano.-

-Ok Vale, abbiamo capito-, dissero Anna e Lucia ridendo. -Non ti vanno a genio-.

-No, non potrebbero essere i miei ragazzi immagino, però vabbè, ci devo lavorare assieme qualche pomeriggio. Resisterò!-

-Peccato che non siano carini… – commentò Anna sottovoce.

-Perché, che ci volevi fare?-, domandò subito Lucia.

-No, no, niente, però… –

Alle due, dopo pranzo, suonarono alla porta.

-Merda ragazze, sono in anticipo, andate voi ad aprire per favore, mi asciugo e arrivo-, urlò Valeria dal bagno.

Anna e Lucia si avviarono entrambe alla porta, Anna sollevò il citofono. -Sì?-

-Siamo Federico e Paolo, i compagni di laboratorio di Valeria.-

-Salite pure, è al primo piano, l’interno due-, riattaccò e apri la porta. In pochi secondi i due ragazzi arrivarono. La descrizione che aveva fatto Valeria era perfetta: Paolo e Federico erano due che non attiravano l’attenzione né nel bene né nel male. Anna pensò che Federico nel complesso era un po’ più carino, anche se li aveva già giudicati entrambi “scopabili”.

-Ciao, Paolo.-

-Federico.-

-Lucia.-

-Io invece sono Anna, entrate! Valeria ha unito due scrivanie in camera nostra così potete lavorare comodi… – e indicò la strada. -Appendete qui le giacche-, aggiunse, vedendo che Paolo la portava.

-Uao, che camera gigante avete-, esclamò Federico stupito quando vide la stanza.

-Vero? Io e Anna l’abbiamo scelta proprio per quello, è stato un vero colpo di fulmine-, spiegò Lucia. -Ecco, laggiù!- e indicò le sedie attorno alle due scrivanie. -Vale sta facendo la doccia, in cinque minuti al massimo dovrebbe aver finito. Ci ha detto delle relazioni, che seccatura, ma sono lunghe da fare?-, domandò Lucia guardando interrogativa Federico.

-Eh sì, abbastanza, per fortuna siamo in tre… speriamo di concluderle in fretta. Voi studiate? Valeria non ci ha mai raccontato dell’appartamento e delle coinquiline-, rispose lui.

-Sì, studiamo, io sono al secondo anno di ingegneria meccanica, lei invece è al primo anno, fa biologia.-

Paolo si intromise nella conversazione, -Ma toglietemi una curiosità, siete sorelle? Vi somigliate un sacco.-

-Sì, ci hai beccato, sorelle, lei ha un anno meno di me.-

-Che roba, e non vi stufate a stare insieme anche fuori casa? Piuttosto di vedere Fabio anche qui, mi farei prete.-

-No-, sorrise Anna. Andiamo molto d’accordo, abbiamo scelto noi di stare assieme.-

-Ciao ragazzi! Scusatemi è che puzzavo proprio-, disse Valeria entrando in stanza con i pantaloni della tuta e una maglietta, i capelli ancora bagnati che le cadevano pesanti sulle spalle. -Avete conosciuto Anna e Lucia?-

-Sì, non ci avevi detto che abitavi con due bellissime sorelline.-

-Vero? Visto che due gnocche? Oh ragazzi, basta chiacchiere, iniziamo. Sennò facciamo notte… –

-Che chiacchiere, fa sempre piacere quando ti chiamano bella gnocca!-

Risero tutti alla battuta di Lucia e, allegri, si misero a studiare.

-Porca vacca!-, esclamò Anna nel silenzio totale. -Scusate ragazzi, è che sfogliando il libro di anatomia comparata ho visto una roba strana… –

-Cosa?-, chiese Paolo curioso.

-No, no, niente… –

-Eh no, adesso ce lo dici!-, replicò Valeria.

-Beh, qua dice che gli squali hanno due cazzi, emipeni si chiamano-, disse arrossendo un po’.

-Non lo sapevate?-, intervenne Paolo vedendo gli sguardi stupiti degli altri. -Anche certi serpenti li hanno. Ho un amico appassionato di rettili che ha un bellissimo terrario, una volta me l’ha raccontato-.

-Una comodità: davanti e dietro senza neanche avere due ragazzi-, rifletté Lucia grattandosi il mento con una finta espressione pensierosa.

-Ha! Non credo li usino così loro-, disse Federico.

-Pensate, a noi ragazze che avremmo la fantasia per usarli, hanno dato i ragazzi che ne montano uno solo, che ingiustizia!-, esclamò Valeria facendo ridere tutti quanti.

-Ragazze, ma davvero sareste curiose di prenderne due contemporaneamente? Io credevo che per voi fosse solo una roba da film porno.-

-All’inizio sì-, spiegò Anna. -Quando vedi le pornostar con le tette rifatte che urlano come matte pensi sia tutto finto, che due insieme dentro facciano male, però poi quando vedi i video amatoriali di tre amici che ci danno dentro, la curiosità ti viene. Le ragazze di solito hanno lo sguardo vacuo e il culo che pare si muova da solo, lì vuol dire che godono come matte!-

Gli altri quattro erano tutt’orecchi, non si aspettavano un racconto così dettagliato.

-Beh, è vero, a me pure fanno eccitare quei video-, proseguì Lucia. -Tu Vale?-

-Non so, a me fa un po’ paura l’idea, però è vero che nei video godono come matte.-

-E quindi tutte e tre guardate pure i film porno?-, chiese Paolo incredulo. Le tre annuirono senza imbarazzo. -Ma allora è vero che le ragazze mettono in giro solo voci false su loro stesse! L’anno scorso in classe una ragazza ha ammesso di sditalinarsi più di due volte a settimana guardando i porno: inutile dire che è diventata il mito dei ragazzi e la più troia secondo le amiche. A questo punto credo fosse l’unica che non ci ha preso per il culo.-

-Ma guarda che tutte le mie amiche si masturbano, magari non tutte con i filmini, quelli non siamo in tante a guardarli.-

-Dai ragazzi, proseguiamo, che dobbiamo finire questa roba-, incitò gli altri Valeria, questa volta un po’ meno entusiasta.

Un nuovo rumore ridestò tutti dal torpore provocato dallo studio.

-Aah!-

-Vale, tutto ok?- domandò Anna preoccupata, voltandosi a guardare la compagna di stanza tutta rossa in viso con i capelli legati a coda di cavallo.

-Sì ragazze, un crampo alla pancia-, rispose un po’ imbarazzata Valeria.

Dopo altri cinque minuti di silenzio:

-Mmhh, ah… aaah!-

Lucia e Paolo alzarono lo sguardo, Anna no. Era un po’ che teneva d’occhio Valeria, aveva subito riconosciuto i suoi gemiti di piacere e gli occhi socchiusi, le era bastato abbassare lo sguardo per vedere la mano di Federico immersa nei pantaloni dell’amica. Valeria era appena venuta sulle dita del ragazzo.

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