Capitolo [part not set] di 3 del racconto La gita

di Adamo Effe

Terzo e ultimo capitolo del racconto.

Questo contenuto è riservato a un pubblico adulto. Proseguendo nella lettura dichiari di avere almeno 18 anni.

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Un rumore!
Un sussulto!
Una luce accecante!

Ti sollevi del letto e vedi la tua amica entrare in camera. C’è solo lei. Gli altri si sono spostati in un’altra stanza, al piano di sotto, per lasciarti riposare. E tu, sfinita com’eri, hai dormito per una mezz’ora o poco più. Ma ti stanno aspettando e la tua amica era venuta a vedere come stavi.

Tiri un respiro profondo, vi guardate e vi mettete a ridere. Le chiedi se hai veramente fatto tutto ciò o se hai solamente sognato. Lei ti invidia un po’. Ti dice che gli altri credono che tu abbia bevuto e con questa scusa, se vuoi, puoi continuare a divertirti tutta la notte.

Tu sai che non è vero. Presa dal vortice di piacere, hai quasi dimenticato di fare vedere che bevevi ed infatti hai bevuto pochissimo. Ma la tua amica ti sta offrendo ugualmente un alibi per vedere quanto riesci a spingerti oltre.

Ti alzi dal letto e ti vai a rinfrescare. Esci dal bagno e cerchi con lo sguardo i tuoi vestiti, almeno la sottoveste… ma non li vedi. Guardi allora la tua amica come per chiederle con gli occhi dove siano finiti. Ti fermi con lo sguardo su di lei che è lì, vicino alla porta.

Con una mano tiene la maniglia. L’altra mano si protende verso di te come a voler stringere la tua, come si fa con un bambino quando vuoi che venga con te. Perché è questo che vuole. Vuole che tu lasci perdere i vestiti ed esca dalla camera con lei, per raggiungere gli altri. Così, tutta nuda!

Resti incredula. Il fiato pesante, che ti ha accompagnato tutta la sera, torna a farsi sentire. Ma esiti… No, non puoi, è troppo! Lei ti guarda e con lo sguardo sembra dirti di lasciarti andare, di fregartene, di godere e basta. Tanto ormai ti hanno vista nuda tutti. Se non vai fino in fondo stasera, quando mai ti capiterà ancora?

E come si fa a resistere? Sorridi, ti avvicini a lei e le porgi la mano. Lei te la stringe caldamente quasi per non farti scappare, anche se sa benissimo che non scapperai. Apre la porta. E senza nemmeno guardare se fuori c’è gente, uscite insieme, mano nella mano, lei vestita, tu nuda. Tutta nuda.

Dietro di voi la porta si chiude. L’eccitante sensazione di prima si impossessa nuovamente di te. Iniziate a camminare ma non verso la tua camera, bensì in direzione opposta, verso le scale e l’ascensore. Dovete scendere al piano di sotto e più ti rendi conto di ciò che stai facendo, più l’eccitazione dentro di te aumenta, fino a farti tremare.

Ma il silenzio dei vostri passi è interrotto da un rumore… L’ascensore, a pochi metri di fronte a voi, si apre! La tua amica ti stringe forte la mano. Tu tremi e al tempo stesso godi. Sei li, tutta nuda e sta per arrivare qualcuno …

Dall’ascensore esce una giovane coppia, un ragazzo e una ragazza, chissà, forse in vacanza o forse in luna di miele. Distratti, si dirigono verso di voi che continuate a camminare mano nella mano. Ma appena si accorgono di te, increduli, si fermano entrambi a guardarti, stupefatti e fulminati! Lei resta a bocca aperta, lui anche e non riescono a proferire parola. Voi continuate a camminare piano piano verso di loro fino ad incrociarli. Il corridoio e un po’ stretto e in quattro non ci si passa. Loro sono immobili, impietriti e voi non volete lasciarvi la mano. Così, passando a fianco del ragazzo, ti strusci un po’… Una sensazione incredibile, elettrizzante, mai provata prima, si impossessa di te. E l’emozione è così forte e piacevole che il timore di incappare in qualcuno che ti scopra lì, tutta nuda in giro per l’albergo, si trasforma in desiderio e speranza di farsi vedere da più gente possibile.

Mentre ti godi questa irripetibile sensazione, incurante della coppia che impietrita resta a guardare, insieme alla tua amica imboccate la scala che porta al piano sottostante.

Scendendo i gradini il marmo fresco sotto i tuoi piedi scalzi ti riporta ancor più alla consapevolezza di essere completamente nuda e ti fa godere ancor di più. E ad ogni gradino, la figa si apre e si bagna immensamente, tanto che ti sembra quasi di sentire l’umido uscire da lei e cospargerti l’interno coscia, senza che vi sia nemmeno il pelo ad opporre resistenza…

Terminata la scala, incurante del pericolo di essere viste, attraversate il corridoio, arrivate alla camera dove sono gli altri e la tua amica apre lentamente la porta. E mentre la porta si apre, in quel momento desideri fortemente di trovarti davanti non solo il gruppetto di prima, ma tanta più gente. Il più possibile! Più sono e meglio è.

Ed infatti, appena la porta si apre, ti accorgi che il tuo desiderio è stato esaudito! In quella grande camera conti con lo sguardo almeno una ventina di persone. Alcune nemmeno le conosci e degli altri appena un paio erano con te prima. Tutti ti guardano increduli, stupefatti ed impietriti. Nessuno ha detto loro niente. Tutto si aspettavano, tranne un simile spettacolo: vederti entrare così, bella, nuda e depilata, sorridente e tranquilla…

Ti godi l’emozione di quel momento, fai pochi passi, fino al tappeto, sempre mano nella mano con la tua amica. Ti giri verso di lei e scopri che ha in mano un vasetto di marmellata che ha preso dalla mensola accanto alla porta appena siete entrate. Vi chinate sul tappeto, l’una di fronte all’altra e vi lasciate la mano. Gli altri vi lasciano spazio quasi a formare un cerchio come se si aspettassero una vostra esibizione.

La tua amica ti guarda, come a chiederti se lo vuoi fare. E tu con lo sguardo rispondi di sì, incondizionatamente. Ti siedi sui talloni, porti indietro le spalle ed appoggi il palmo delle mani sul tappeto. Pieghi indietro la testa guardando verso l’alto e flettendoti ad arco, offrendo così sfacciatamente il tuo corpo nudo in tutta la sua interezza. Ed aspetti, inerme e desiderosa, che la tua amica inizi.

In quell’istante senti le dita morbide della sua mano accarezzarti il seno cospargendolo di marmellata. E di lì a poco, senti la sua lingua calda leccarti delicatamente i capezzoli, dapprima quasi con timidezza, poi sempre più avidamente. Il piacere che provi in quel momento non ha paragoni. Senti entrambe le sue mani accarezzare il tuo corpo e ti accorgi che ha passato il vaso di marmellata a qualcun altro.

Infatti, un numero sempre maggiore di mani iniziano ad accarezzarti ovunque, tanto che tu, per meglio godere, ti distendi del tutto sul tappeto, a pancia in su, allarghi braccia e gambe e ti abbandoni, lasciandoti toccare e leccare avidamente da chiunque, senza nemmeno sapere chi sia.

In un istante, ogni centimetro del tuo corpo è coperto da un dolce formicolio di mani e di lingue: i seni, l’ombelico, i fianchi, le cosce, i piedi, la figa, il collo, tutto… Non c’è angolo del tuo corpo che non stia godendo immensamente. E mentre nemmeno riesci a contare in quanti sono, senti di non riuscire più a contenere l’orgasmo… il terzo!

Con un ultimo sforzo, lo trattieni fino allo spasimo, stringendo i pugni e respirando sempre più forte. Poi, quando senti di non farcela proprio più, allarghi ancor di più le cosce, stringi i pugni, trattieni il respiro e con un fortissimo urlo di piacere, quasi un pianto, lo lasci esplodere in tutto il suo impeto! Come un vulcano, ti scuote e ti devasta. Ancora più potente dei due precedenti, interminabile e spietato.

Con i pugni stringi forte i bordi del tappeto, ansimando. Dagli occhi chiusi e stretti escono lacrime di piacere, mentre gli spasmi scuotono incessantemente il tuo corpo nudo. Lo scivolare delle mani e delle lingue, che non si sono mai fermate, rendono quell’orgasmo quasi infinito e te lo fanno assaporare avidamente fino all’ultimo respiro.

E svieni, lasciando il tuo corpo nudo, appagato ed inerme, in balia della libidine dei tuoi amici.

Solo la mattina seguente, la tua amica ti racconterà di essersi presa cura di te, riportandoti in camera e mettendoti a letto. E ti rassicurerà, ostentando la macchina fotografica, che non si è trattato solo di un sogno.

[FINE]

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